Simboli del centro e del mondo
Simboli della manifestazione ciclica
Alcune armi simboliche
Simbolismo della forma cosmica
Simbolismo costruttivo
Simbolismo assiale e simbolismo del passaggio
Simbolismo del cuore
Uscita per la prima volta in Francia nel '62 per i tipi di Gallimard , quest'opera si compone di una serie di articoli scritti da Guénon su diverse riviste, in particolare su Le Voile d'Isis e su Études Traditionelles. I 75 saggi che costituiscono la raccolta - ordinati in otto sezioni in base agli argomenti trattati -, hanno senza dubbio rappresentato, soprattutto per i cultori dell'esoterismo - tra i quali i testi di Guénon circolavano dapprima con maggiore diffusione -, uno strumento essenziale per una nuova considerazione del significato e della funzione dei simboli.
In precedenza erano state pubblicate già due raccolte postume di articoli di Guénon: la prima, Initiation et réalisation spirituelle, del 1952 - ideale continuazione dei Aperçus sur l'Initiation, ripubblicato a cura dello stesso Autore nel '46 -, e la seconda, Aperçus sur l'ésotérisme chrétien, del 1954. La portata di Simboli della Scienza sacra, a nostro giudizio, non si limita all'àmbito dell'esoterismo, ma investe il campo dello studio dei simboli in tutti i suoi aspetti. Questo libro, infatti, va letto nel contesto di tutta l'opera guénoniana, alla base della quale vi è la critica alla modernità e il recupero di una corretta interpretazione della Tradizione con lo scopo di contrastare la tendenza, manifestatasi in Occidente sin dalla fine del Medioevo, a perdere o a capovolgere il significato dei simboli e delle dottrine tradizionali.
Le precisazioni guénoniane sulla dottrina dei simboli si presentavano con una loro particolare urgenza nella prima metà del XX secolo a causa soprattutto delle interpretazioni psicanalitiche, particolarmente insidiose nel distorcere i simboli delle tradizioni occidentali e orientali, fino al completo ribaltamento dei loro significati. La psicologia moderna, con l'appello al subconscio, riteneva di poter spostare in una zona "infera" la possibilità di accedere a questi significati. Guénon affronta la questione ricollocando al vertice della conoscenza un intelletto in grado di andare al di là del dualismo e di cogliere, intuitivamente, le verità metafisiche che i simboli, per loro stessa natura, racchiudono e trasmettono. Non al "super-conscio", dunque, elemento superiore capace di oltrepassare il dualismo conoscitivo posto dal razionalismo moderno tra conoscente e conoscibile, ma ad un informe "sub-conscio" la moderna psicologia affida la capacità di entrare in relazione con il divino. Con ciò, evidentemente, si precludeva la possibilità che i simboli potessero continuare a trasmettere il loro significato sul piano dell'esistenza umana, introducendo una discontinuità che avrebbe impedito definitivamente il recupero in senso tradizionale della civiltà occidentale.
Restituire ai simboli la loro funzione originaria, lasciando aperto un canale di comunicazione con gli stati superiori dell'essere - attraversati verticalmente dal simbolo e in questo disvelati - rappresentava il compito principale che René Guénon si era dato. Da un'attenta riflessione su quest'opera risulta con grande chiarezza quanto siano irrimediabilmente insufficienti le analisi dei simboli che prescindano dalle considerazioni esposte da Guénon. Questo vale non solo nell'àmbito delle dottrine riferibili all'esoterismo, o in qualche modo "confinanti" con esso. Anche nelle altre discipline, dalla storia delle religioni alla storia dell'arte, della letteratura e della filosofia, la lezione di Guénon appare in tutta la sua portata.
Massimo Pacilio