Un saggio che approfondisce la critica alla modernità avvalendosi della cultura indù. È suddiviso in quattro parti per complessivi 36 capitoli. Alla cultura indù è dedicata espressamente la terza parte dell'opera.
Rappresenta un attacco alla Socità Teosofica di Mme Blavatski. Tenta di scardinare tutte le fondamenta pseudoreligiose che, in maniera confusionaria, si mescolano nel movimento teosofistico. --=[recensione]=--
Un'altra opera dalla spiccata impostazione critica, questa volta contro il movimento spiritista, che contava molti simpatizzanti. In tanti, all'epoca, praticavano le sedute durante le quali si credeva di evocare spiriti di defunti. Guénon dedica un'ampia parte del libro alla confutazione delle tesi predicate dagli spiritisti.
L'opposizione radicale di due mondi, quello orientale, ancora legato alla Tradizione, rivolto verso le altezze dello spirito, e quello occidentale, totalmente sradicato dalla Tradizione, interessato soltanto al mondo considerato dal punto di vista esclusivamente quantitativo.
La più approfondita esposizione delle conoscenze che Guénon aveva sulla metafisica indù. In esse egli riscontra la migliore interpretazione della funzione e del ruolo dell'essere umano nell'ordine universale. Insieme a Il simbolismo della croce e a Gli stati molteplici dell'essere, costituisce il perno di tutta la sua metafisica. Nel dicembre di questo stesso anno tiene, su questi argomenti, una relazione alla Sorbona.
In questo breve saggio l'Autore riprende le tesi sulla presunta affiliazione di Dante ai Fedeli d'Amore, avallando le ricerche di Valli sull'interpretazione esoterica dell'opera del poeta fiorentino.
Forse una delle opere più oscure di René Guénon, dedicata al chiarimento della nozione di Re del Mondo in seguito alla diffusione che se ne è compiuta ad inizio secolo.
Con quest'opera propone una confutazione delle tesi sostenute da Henri Massis in La Défense de l'Occident, uscito nel '26.
I normali rapporti gerarchici che dovrebbero sussistere tra il dominio spirituale e temporale. La subordinazione del secondo al primo rappresenta per Evola un elemento di discordanza dagli insegnamenti guénoniani.
Un opuscolo la cui compilazione gli viene richiesta espressamente dall'editore. Guénon accetta con il dichiarato intento di mostrare il valore esoterico dell'ordine monastico-cavalleresco fondato dal Santo francese.
Quest'opera venne dedicata dall'autore allo Sciaykh El-Kebîr ed è la prima opera scritta da Guénon dopo il suo trasferimento in Egitto. Attraverso una profonda e simbolica analogia geometrica, egli approfondisce l'interpretazione della condizione umana.
L'esposizione completa dei principi della metafisica guénoniana in relazione al piano della manifestazione individuale compreso nell'Esistenza universale.
È il testo della conferenza tenuta alla Sorbona nel '25
Rappresenta, come l'autore stesso precisa nell'introduzione, il seguito dottrinale de La crisi del mondo moderno. Partendo dalle determinazioni prime della manifestazione universale, Guénon illustra lo sviluppo delle possibilità insite in quel particolare stato dell'essere proprio all'uomo. Ponendosi dal punto di vista della Tradizione, egli interpreta i segni dei tempi che attraversiamo collocandoli al termine del kali yuga.
Con quest'opera Guénon riprende gli argomenti che furono oggetto della sua tesi di laurea, sviluppandoli fino a mostrare come, privata della componente convenzionalistica acquisita in epoca moderna, la matematica possa essere riagganciata alla Tradizione per riacquisire lo statuto di scienza tradizionale.
L'opera è dedicata allo studio della tradizione estremo-orientale
È la prima raccolta di articoli autorizzata dall'Autore. Rappresenta il compendio dell'insegnamento guénoniano sull'iniziazione, sui riti iniziatici, sulle dottrine esoteriche e sulla regolarità di una tradizione.
Questa raccolta di articoli viene considerata come il proseguimento di Aperçus sur l'Initiation; pubblicata postuma riprende i temi relativi al significato dell'iniziazione.
Raccolta di articoli comparsi su varie riviste ed incentrati su argomenti relativi al cristianesimo.
L'opera è costituita da una raccolta di articoli apparsi su varie riviste, principalmente su Le Voile d'Isis e su Études Traditionnelles. Un lavoro che rappresenta un importante strumento di lavoro per chi indaga sull'interpretazione dei simboli secondo il punto di vista tradizionale. Notevoli sono gli articoli dedicati all'interpretazione del simbolo del Graal. --=[recensione]=--
Articoli pubblicati su Le Voile d'Isis e su Études Traditionnelles.
Recensioni comparse su Le Voile d'Isis e su Études Traditionnelles
Articoli comparsi su varie riviste.
Raccolta di articoli comparsi su varie riviste.
Raccolta di articoli comparsi su varie riviste ed incentrati su argomenti relativi all'induismo.
Raccolta di articoli comparsi su "Diorama filosofico", la pagina speciale, curata da Julius Evola, del quotidiano cremonese "Il Regime Fascista".
Raccolta di lettere scritte tra il 1930 e il 1950.